Mi ricordo le gare da ragazzini per misurare la lunghezza dello schizzo di pipì sulla sabbia.
Mi ricordo le gare di seghe con i giornaletti pornografici tra le gambe nella cantina di Raffaele.
Una combricola di adolescenti infoiati con gli ormoni a manetta che si spiavano con curiosità nella penombra. Il mio giornaletto etero non mi tirava molto...ma la visione dei miei compagni di merende sessuali...mi intrigava molto di più.
Mi ricordo del cazzo del padrone di casa che si sedeva sempre vicino a me sul divano: grosso e tozzo e con i peli ispidi e dritti. Schizzava come un idrante e si sporcava sempre più di tutti.
Mi ricordo Paoletto con le sue palle giganti e il suo pisello a punta.
Mi ricordo il pelo riccio e biondo di Simone: quante seghe solitarie pensando ai suoi gemiti su di me!
Mi ricordo il cazzo storto di Claudio. Un cazzo a manico d'ombrello che non mi stancavo mai di spiare.
E mi ricordo il pisello di Antonione. Inversamente proporzionale alla sua mole.
Ci siamo persi di vista come capita con molti amici e frequentazioni dell'infanzia e della prima adolescenza.
Raffaele si è sposato e ha due figli.
Paoletto è un vigile del fuoco con una fidanzata storica che non sposa mai.
Simone è un grafico e ha una ragazza con un figlio avuto da una relazione precedente.
Claudio è morto in un incidente stradale.
Antonione lavora al mercato del pesce e ha lo sguardo triste di una cernia.
E io?
Io vivo altrove.
In tutti i sensi.
zzzzzzzzzzzzz...
10 commenti:
Il contenuto del post e molto simile al mio vissuto. Ma molto!
Il modo in cui l'hai scritto invece, supera di gran lunga qualunque post io potrei scrivere. Bellissimo!
Mai fatte gare di questo tipo..ma ancora fantastico su due miei compagni di superiori...
delizioso!
lost
... with love
No anche io mai fatte..in realtà non le avrei mai potute fare perchè avevo solo amiche femmine!
Certe esperienze sono difficili da dimenticare. zzzzzzzzzzzz...amici amici amici amici amici....
Da ragazzetto avevo il pisello più grosso del gruppetto della "segheria". Ovviamente tutti sbirciavano me e questo mi mandava letteralmente nello spazio.
Il momento più bello è stato il giorno che un amichetto mi ha chiesto "posso provare a toccarlo?" ritrovandomi poi tutte le mani degli altri infilate in mezzo alle gambe.
Quello è stato, e per certi versi lo è ancora, uno dei momenti più belli della mia vita.
Mr Moscone, questo è il primo tuo post che leggo. Davvero bello e ben scritto.
Sarà un piacere seguirti.
Grazie per aver condiviso il tuo ricordo. A questo punto sorge spontanea la domanda. Cosa hai tra le gambe? ehhehe..zzzzzzzzzz...
@Moscone. Ah ah. Non a caso ho scritto "da ragazzetto". Probabilmente o ero più sviluppato del gruppo o ero solo più fortunato.
Le dimensioni attuali sono standard.
Strani fenomeni. :-)
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