venerdì 4 febbraio 2011

SOGNO DI MEZZA ESTATE


Quando mia zia mi chiese il favore di seguire i lavori di ristrutturazione della casa al mare in sua assenza...sbuffai dentro di me...e dissi di "SI" con la faccia più allegra e convinta che potessi esprimere in quel momento. Avevo in programma una settimana di svago con un amico che arrivava da Londra e tutto mi si incasinava per un'esigenza famigliare a cui non potevo, per varie ragioni, negarmi. Partii verso la casa al mare con l'umore nerissimo e una voglia di vendetta che non si sarebbe espressa in nessun modo. Arrivai alle 8 del mattino e trovai due muratori in attesa. Un uomo di mezza età con una panciona da birra di tutto rispetto e un ragazzo di colore alto e snello che mi sorrise con uno splendore che mi abbagliò per bellezza e spontaneità. Mi presentai e spiegai ai muratori che mi sarei occupato io della casa per i prossimi tre giorni. Il muratore anziano, Aldo, si scusò per un incoveniente che aveva ridotto il numero dei muratori per quella giornata. Mi ritirai in cucina e lasciai i muratori a occuparsi dei marciapiedi esterni. Il caldo si faceva sentire e dalla finestra potevo ammirare il corpo del ragazzo di colore che riluceva sotto i raggi del sole. Pelle d'ebano, scolpita e scattante. Mi sorpresi a fissarlo quasi sbalordito da tanta perfezione e lui...lui si accorse di me...e del mio sguardo. Mi sorrise ancora e io capii che per me la trappola era chiusa.
E' capitato il secondo giorno che Aldo lasciasse il posto di lavoro per un problema in un cantiere a qualche km. di distanza. Restai solo con il ragazzo di colore, di cui non conoscevo neanche il nome. Uscii in terrazzo con una birra fresca e chiesi al ragazzo se ne volesse una. Mi rispose che non beveva birra, ma avrebbe gradito una Coca o un succo.
"Vieni dentro che guardo cosa c'è", risposI.
E lui entrò senza aggiungere una sola parola. Trovai una lattina di coca. Ci sedemmo intorno al tavolo di cucina per chiacchierare un attimo di cazzate senza senso. Che fai. Chi sei. Che studi e altro bla-bla di contorno. Tommy. Ecco il suo nome. Bello, semplice, diretto. A petto nudo vicino a me...con la pelle imperlata di sudore e un sorriso...un sorriso totale. Non so com'è capitò...cosa capì...di me...del mio desiderio...della mia ansia di capire...e di provare nuove emozioni. Si alzò dalla sedia, si piazzò davanti alla mia di sedia, alla mia...e sbottonò i pantaloni da lavoro sporchi di calce e di polvere finissima. Quella polvere che ti fa piangere e starnutire quando la respiri. Sotto c'era uno slip bianco. Era pieno di vita. Sorridendo lasciò scivolare anche quelli sulle gambe snelle e muscolose e davanti a me si palesò tutto il suo desiderio.
Il sorriso...lo ricordo benissimo mentre ci rotolavamo sul pavimento, senza capire più dove cominciavo io e dove finiva lui...
Capitò solo quella volta...ma non ho mai smesso di ringraziare mia zia per il suo regalo inatteso.
L'amico londinese...dimenticato come per magia.
Sorry!
Tommy...sogno bellissimo.










Queste foto mi hanno acceso il ricordo.
Bello come Tommy.

zzzzzzzzzz...

5 commenti:

(In)consapevole ha detto...

Mentre leggevo in tv davano la pubblicità di Vigorsol Air Action... ma 'sto Tommy mi ha dato una Vigoros Erection! :P

Kappabi ha detto...

Nulla accade per caso ;-)

Mr Moscone ha detto...

(IN)consapevole @ ahahah...potere della prosa?
Kappabi @ dici? zzzzzzzzzzzzz...:-)

Anonimo ha detto...

Ahpperò, hai capito.... ;-)

Anonimo ha detto...

ihihih io un ragazzo di colore me lo feci nei cessi dell'Università.. anke moscio aveva un super cazzo! :-P