IL BIONDO

Ho sempre preferito i mori.

Glo occhi scuri, i tratti mediterranei, la pelle ambrata, la peluria scura, i corpi corti e compatti (ecco spiegata la mia predilezione per i tuffatori e i ginnasti omaggiati nel post precedente!).

Ma certi biondi non mi lasciano di certo indifferente.

L'importante è che non siano magri e spilungoni (limite estetico di molti stranieri).

Io non guardo mai un ragazzo che superi il metro e 80, e tendo a preferire altezze ancora inferiori.

L'esempio delle foto è lampante.

Il ragazzotto è bello contro ogni possibile critica da vecchia zitella.

Ma quello che mi sturba più di ogni altra cosa sono i peli folti e chiarissimi che adornano le chiappe sode (odio il sedere depilato) e salgono dal costumino verso l'ombelico.

Questo per me basta per farmi girare la testa.

La passione (e la fantasia che l'alimenta) si nutre di queste piccolezze.

Almeno nel mio caso.

La foto mi riporta alla mia adolescenza, quando mi innamorai di un mio cuginetto di due anni più piccolo, ma molto, molto sveglio.

Biondo, corpo compatto e faccia da schiaffi.

Lo desideravo e lo spiavo di continuo.

Nella mia memoria rimangono impressi pezzi del suo corpo di allora, che bramavo di toccare nei mie sogni più arditi.

Per me, la sessualità, era ancora informe e confusa e non ho mai saputo approffitare delle occasioni che mi si sono presentate in quegli anni.

Il cuginetto mi chiese più volte di masturbarci insieme ed io, troppo timido e spaventato dalle mie emozioni, non ho mai assecondato le sue richieste.

Credo che se avessi ceduto ai suoi attacchi di curiosità, avrei scoperto qualcosa di me molto, ma molto prima di quanto sia capitato nella realtà.

Mannaggia a me!

P.S.- il cuginetto ora è sposato, ingrassato e con una faccia così lontana da quella di allora, che mi chiedo perché il tempo, a volte, sia così crudele.

zzzzzzzzzzzzz...